Caffè letterario Febbraio 2015 - Economia per un nuovo ordine mondiale (a cura di Saverio Rovito)



Meno male che il Caffè Maxim non era disponibile, altrimenti non ci saremmo stati tutti. Eravamo in 31 stretti calorosamente nella saletta del centro Gymasium, con gli amici di Rimini, Villa Verucchio, Ravenna e San Marino, e diversi amici, alcuni presenti per la prima volta. L'oratore stavolta era Beppe Robiati e l'argomento, manco a dirlo, L'economia per un nuovo ordine mondiale. Prima Beppe ha tracciato la storia dell'umanità, con il suo progredire dalla famiglia alla tribù, al villaggio, alla città, alla città-stato e via via fino al formarsi delle nazioni. Oggi siamo nella fase di passaggio dalla nazione ad un concetto sovranazionale. Ogni volta che l'umanità è passata da uno stato ad un altro c'è stato un periodo di turbolenza, e quello attuale è uno di questi periodi.
 
Oggi nel mondo ci sono 220 stati, che devono porre l'attenzione su queste cinque risorse:
1) Ambiente  (acqua, luce, aria, ecc.)
2) Lavoro
3) Sanità ( solo 40 paesi hanno un servizio sanitario)
4)Donne (ancora oggi le donne sono in stato di soggezione, anche in quei paesi dove apparentemente hanno diritti)
5) Economia mondiale
Dopo la seconda Guerra Mondiale alcuni governi firmarono il trattato di Bretton Woods, dove nacquero alcuni organismi che hanno governato l'economia fino ad oggi, e cioè il WTO (World Trade Organisation), il FMI (Fondo Monetario Internazionale) e BM (Banca Mondiale. Questi organismi erano nati essenzialmente per aiutare i paesi distrutti dalla guerra a risollevarsi. Oggi questi organismi sono insufficienti a governare i processi attuali. Ci sono paesi fortemente indebitati che non riusciranno mai ad estinguere il loro debito.
Oggi i paesi sono tutti strettamente interconnessi, per cui bisogna passare dalla condizione attuale ad un livello transnazionale e poi mondiale. Bisogna educare i popoli alla conoscenza. La conoscenza sono le Virtù, i valori etici e morali, che sono mancati nell'attuale sviluppo. E' necessaria una unità mondiale ma bisogna creare i "cittadini del mondo" attraverso l'educazione. Ma questa presuppone tre condizioni:
1) Dio è uno solo. 2) La specie umana è una sola. 3) dobbiamo avere un'etica comune
 
Quanto tempo ci vorrà? ...
 
Questi principi sono stati enunciati da Bahà'u'llàh a metà del 1800, che dall'esilio e dalla prigione in cui è stato rinchiuso per quaranta anni ha scritto ai re e ai sovrani dell'epoca invitandoli a metterli in pratica per il benessere dei loro popoli. La risposta è stata, purtroppo, due tremende guerre mondiali, che hanno causato la caduta dei loro regni e dei potenti imperi dell'epoca. Naturalmente ho dovuto sintetizzare, ma chi volesse approfondire l'argomento può leggere i libri di Beppe sull'argomento.

Un caro saluto a tutti. Saverio Rovito